8.10.23 XXVII DOMENICA T.O. - Anno A - Is 5,1-7 • Sal 79 (80) • Fil 4,6-9 • Mt 21,33-43
"Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: "Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi
la sua eredità!"
la sua eredità!"
Uccidere il Figlio, la vera unica ricchezza, erede ed eredità al contempo, il sommo Bene
da perseguire…
da perseguire…
Il Figlio, vera Vite, rivela il volto del Padre facendo scorrere la sua linfa vitale nei tralci assetati e
riarsi rendendoli belli, carichi di acini maturi, pieni di succo prezioso…
riarsi rendendoli belli, carichi di acini maturi, pieni di succo prezioso…
La vigna può cantare al suo Diletto mentre il mondo crede di conquistare il potere con la
forza distruttrice dell'odio…
forza distruttrice dell'odio…
Ma il germe del Figlio cresce, perché è caduto nella buia terra per non restare solo, si è
addentrato nella tenebra per diffondere la luce vera, quella che illumina ogni uomo…
Allora il canto si innalza dalle illusioni ormai infrante, e celebra le meraviglie di un Dio incarnatoaddentrato nella tenebra per diffondere la luce vera, quella che illumina ogni uomo…
che si erge vittorioso davanti ad ogni morte per far risplendere la gloria del suo Regno…